Il deserto dei tartari: analisi del testo

Il deserto dei tartari: analisi del testo, analisi dei personaggi, riassunto, ambientazione e commento (3 pagine formato doc)

Appunto di ele1983

IL DESERTO DEI TARTARI: ANALISI

Scheda di lettura de Il Deserto dei tartari di Dino Buzzati. Ed: Oscar Mondadori.

Genere: narrativo narrivo. Il libro. È il romanzo più famoso di Dino Buzzati, esce nel 1940, entrando a far parte di una collana diretta da Leo Longanesi, che si proponeva di riunire le “opere più originali della letteratura italiana e straniera, la biografie e le memorie di uomini grandi e meschini, la storia di fatti e delle illusioni di ieri e di oggi”. Quando Buzzati consegna il suo manoscritto ha solo 33 anni.

Il deserto dei tartari: scheda libro e trama

IL DESERTO DEI TARTARI: ANALISI DEL TESTO

Il deserto dei tartari: analisi del testo e trama.

Il giovane tenente Giovanni Drogo, dopo un faticoso viaggio durato più di un giorno, giunge, insieme al capitano Ortiz, alla Fortezza Bastiani, sperduto presidio al limite del deserto settentrionale. Arrivato alla fortezza è subito tentato ad andarsene al più presto, ma il maggiore Matti, al quale si presenta all’arrivo, promette di farlo ripartire dopo quattro mesi, dopo la visita medica. Inizia così per Giovanni una nuova vita, scandita da giorni tutti uguali, a poco a poco si conoscono i vari personaggi della fortezza, come il maggiore Trok, il maresciallo Prosdocimo, ed anche i compagni di Drogo, Piero Angustina, Carlo Morel. Arriva il giorno della visita, ma Giovanni abbandona l’idea di ripartire. Trascorrono così tranquillamente due anni. Improvvisamente avvengono fatti inconsueti i quali interrompono il normale svolgimento delle monotone giornate alla fortezza. Infatti compare un cavallo nero, questo assomiglia all’animale del soldati Lazzari il quale, dopo essere uscito per catturarlo, viene ucciso per sbaglio.

Il deserto dei tartari: analisi, figure retoriche e riassunto

IL DESERTO DEI TARTARI: ANALISI DEI PERSONAGGI

Poco dopo, essendo stato avvistato un contingente militare a nord, vi è grande agitazione; in seguito rimarranno tutti delusi poiché era una semplice spedizione amica che doveva stabilire la linea di confine. Parte così un contingente anche dalla fortezza Bastiani per affiancare le altre truppe; durante la spedizione il tenente Angustina muore.
Dopo essere ritornati alla normalità, passano velocemente due anni, e Drogo, dopo essere stato convinto dal capitano Otriz, prende una licenza di due mesi per poter ritornare a casa. In città Giovanni si accorge che ormai il tempo e la lontananza lo hanno allontanato dal suo passato; nonostante questo si rivolge ugualmente alle autorità per ottenere uno spostamento, scoprendo così che la guarnigione della fortezza Bastiani è stata fortemente ridotta, e che per lui è impossibile il trasferimento.

Il deserto dei tartari: recensione

IL DESERTO DEI TARTARI: COMMENTO PERSONALE

Tornato dalla licenza, vede partire uno ad uno i suoi vecchi compagni e non gli rimane che l’amicizia di Ortiz, ormai maggiore. Terminati gli ultimi trasferimenti, inizia ad approfondire il suo legame con il tenente Simeoni, il quale aveva avvistato dei movimenti nel deserto. Nessuno crede ai loro avvistamenti e, in seguito ad un ordine superiore, viene vietata l’osservazione del territorio. Dopo ciò, Simeoni abbandona tutte le speranze, mentre Giovanni persiste e finalmente in luglio, insieme agli altri, avvista dei lumi nel deserto: i nemici stanno realmente lavorando nel deserto, costruiscono infatti una strada.