Tesina sul teatro e il caos
Il teatro nel teatro di Pirandello, in particolare "Sei Personaggi in cerca d'autore", il teatro dell'assurdo di Beckett con l'opera "En Attendant Godot" infine Ionesco con "La Cantatrice chauve". Tesina sul teatro e il caos (43 pagine formato pdf)
TESINA SUL TEATRO E IL CAOS
Il caos e l'assurdo: dal Butter fly Effect al teatro.
Indice: The Butter fly Effect - La Teoria del Caos; Sei personaggi incerca d'autore; En attendant Godot; La Cantatrice chauve; bibliografia.
Capitolo 1.
Tesina sul teatro dell'assurdo di Beckett, Ionesco e Pirandello
TESINA CAOS E ORDINE
Ho scelto di analizzare la Teoria del Caos perché sono rimasta estremamente affascinata da come la concezione deterministica sia stata in poco tempo sovrastata da una meno semplicistica, quella caotica che è stata in grado di stravolgere tutte le certezze e di offrire non più verità assolte, ma possibili, continuamente mutabili, imprevedibili. Come diceva Albert Einstein: La più bella sensazione è il lato misterioso della vita, poiché la consapevolezza che tutto potrebbe cambiare all’improvviso o finire ci porta a vivere molto più intensamente ogni attimo della nostra esistenza, in quanto potrebbe essere il primo. . . o l’ultimo!
Storia del teatro: dalle origini al 900
TESINA CAOS LICEO CLASSICO
Un celebre autore italiano, Luigi Pirandello , definito anche Figlio del Caos, fu il maggior rappresentante del teatro nel teatro. Con la sua opera Sei Personaggi in cerca d’autore è riuscito a sconvolgere l’antica concezione del teatro e a introdurre un nuovo genere caratterizzato da parole astratte, marcato espressionismo e caoticismo. Lo scrittore rappresentò una figura innovativa e di riferimento per molti autori, quali Beckett, che in Aspettando Godot mette in scena due personaggi alquanto bizzarri, Vladimiro ed Estragone, due clochards che passano le loro giornate a condurre dialoghi insensati, mentre aspettano il tanto atteso Godot e il drammaturgo Ionesco. Quest’ultimo ha composto l’opera La Cantatrice chauve, i personaggi si caratterizzano per mancato realismo, le loro conversazioni sono insensate e alla fine si riducono a semplici smorfie e frasi disarticolate e incoerenti. La parola viene percepita come qualcosa di falso, impreciso, di cui diffidare, perché smaschera l’incapacità dell’uomo contemporaneo di comunicare.